PAOLO IL VENEZIANO - IL MAHĀ CHOHAN
Il Maestro Paolo il Veneziano è il Mahā Chohan, Direttore del Terzo Dipartimento della Gerarchia Spirituale incaricato dell’Amore Divino, della Diplomazia, di mettere in relazione spirito e materia, delle finanze del mondo, di sostenere il Concetto Immacolato dei Fondi Monetari, della cultura e del folklore, delle razze.
Il Maestro Paolo il Veneziano fu in vite anteriori il famoso filosofo neoplatonico Plotino, nato in Egitto nel II secolo d. C., discepolo di Ammonio Sacca, fondatore della Scuola dei FILALETEI o Amanti della Verità, sintetizzò tutta la filosofia greca fino a quel momento. I suoi Insegnamenti comprendono le speculazioni sull’UNO, la meditazione, la relazione tra la natura intangibile e sensibile, la Contemplazione, la Reincarnazione, la Fusione dell’uomo con Dio e la Teoria dell’ipostasi. H. P. Blavatsky descrive il Veneziano come un uomo di estrema purezza, il migliore dei filaletei, il più grande dei neoplatonici. Alla fine della sua vita, disse queste parole, «Lascio ciò che di divino c’è in noi a ciò che di divino c’è nell’Universo». Le sue opere furono riunite dal suo Porfirio con il nome di Enneadi. Si divide in sei parti, ognuna contenente nove libri, che trattano di morale, del mondo, dell’anima, dell’intelligenza, dell’UNO come Intelligenza Universale. Il suo pensiero influenzò Sant’Agostino e filosofi che specularono sulla ragione.
Dipinto da Frank Alvarado
Testo estratto dal libro Settte Raggi di Ruben Cedeño
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