DESERTO
Andiamo nel deserto e viviamo li, dove troveremo l’unica cosa che dobbiamo avere: noi stessi, senza nulla che distolga i nostri sensi, senza attaccamenti. Nel deserto siamo liberi di vedere, pensare e correre liberamente senza che nulla ci fermi. Il sole ardente del deserto è il fuoco dello spirito che brucia per purificare la carne dalla sua scoria. L’aridità del deserto è la rinuncia a tutte le cose, azione che ci permette vedere sino alla fine di tutto ciò che è visibile e oltre. La sollecitudine del deserto è la mancanza di possesso fisico, emozionale e mentale di cose, sentimenti e idee. Le caverne del deserto sono il nostro proprio interiore, l’unico luogo dove dovremmo rifugiarci.
L’albero che lascia cadere a terra i suoi frutti, per essere usati come cibo, senza vedere chi li prende o che cosa fa con essi, è rinuncia. L’albero che dopo aver dato i suoi frutti lascia cadere le sue foglie rimanendo solo con i suoi rami, è più rinuncia! L’albero che diventa fuoco ha smesso di essere vegetale per convertirsi in Dio. Sappiamo già ciò che dobbiamo fare.
Il silenzio è Rinuncia a dire, a opinare e a pronunziarsi.
La solitudine è una opportunità chi ci da Dio per stare con Lui. Possiamo dire: «Io non sono da solo, io sono con me e Dio mi accompagna».
Nella Rinuncia vive l’Anima e muore il corpo; nel possesso vive il corpo e muore l’anima.
Rinunciare è sottomettere la volontà della nostra personalità alla Volontà di Dio, È smettere di dire «io faccio», «io voglio« e dire «Signore, sia fatta la Tua Volontà».
Testo estratto dal libro "METAFISICA AVANZATA" di Ruben Cedeño
📚 https://www.metafisicaitalia.it/libreria
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